Sono stato
al cinema. Già, ogni tanto capita anche a me.
Ma soprattutto,
Silvia è stata contentissima di trovarsi sotto al cartellone dove era scritto
Springsteen and I e la data del 22 luglio.
E alle sue parole “Ma è oggi!” siamo entrati per comprare due posti.
E le
era già cambiato l’umore.
L’avevo
trovata poco prima che chiudeva un cerchio e un pochino ho riconosciuto del mio
aiuto, peraltro involontario, e lievemente turbata da non so non mi ha detto con una goccia di lacrima sul naso subito
cancellata da una carezza.
Quindi,
sorridente e carica quel che basta siamo entrati nella sala.
Primo
ultimo appunto: NON CAPISCO perché scrivano che comincia alle 22.30 e invece
non se ne vede l’ombra fino alle 23… era scritto che sarebbe durato circa 100’,
e i conti non sono più tornati…
Il film
è stato bello per diversi motivi. Il primo essenziale: è costituito da
materiale dei fan. Video parole impressioni emozioni direttamente da filmati
dei fan. E la cosa fa la differenza.
Ho visto
finte Cox ideare un cartello per poi trovarsi a ballare sul palco. Ho visto
ragazzi mollati ricevere l’abbraccio fraterno consolatorio e stimolante dal
cantante. Il sogno di un uomo (e di sua moglie) realizzarsi in una esperienza
ai limiti della follia e delle realtà: andare al concerto impettito di Elvis e
chiedere se non fosse il caso di cantare qualcosa insieme e riuscire a salire,
ricevere il microfono da Bruce e cantare due pezzi memorabili insieme a lui e
alla E Street Band, scendere di nuovo nella realtà del parterre e ricevere
abbracci e complimenti dagli astanti fino a concretizzare il tutto nell’amore
di sua moglie non è mica una roba da poco. Ho avuto gli occhi gonfi dell’emozione
mentre il tutto si spiegava sullo schermo. Ho visto il compagno di una fan spazientirsi
per la lunghezza dello show. Ho visto Bruce suonare in strada perché invitato
da un chitarrista che si trovava all’angolo della via che percorreva in quel
momento.
Ho visto
e sentito la forza del pubblico in un coro londinese di Thunder road…
E’
stato bello raccogliere le emozioni di ogni tipo di fan, e ragionare in merito
all’importanza comunicativa che certe persone possono avere su una moltitudine
di anime pronte ad ascoltare.
Devo ammettere
che mi è quasi venuta voglia di assistere ignaro al suo prossimo spettacolo.
Chissà
se qualcuno mi accompagnerà.
Vedremo.
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