Oggi è un giorno di festa, sudata,
forse troppo, non lasciamola volare via come un altro qualsiasi giorno.
Sono in soggiorno e ho i Negramaro nell’aria
che cantano rock i loro pezzi di ILE, il volume è alto e ora raccontano che non
si devono tenere le mani davanti agli occhi e che domani è sempre domani. E ci
sono Elisa e Lorenzo a spingere fuori quello che serve. Domani è già qui!
Ora sono sudato delle emozioni, e
dentro c’è roba che rigira, spero che presto verrà fuori per bene.
E fuori c’è il sole e il cielo azzurro,
la piazza festeggia, le vie sono vive, e mi piace guardare senza mettere le
mani davanti agli occhi.
Più in là c’è il parco e la primavera
che spinge a uscire, rinasce tutto.
Eccole Le Margherite…
Grazie Margherita.
Il fiore della primavera, il primo a spuntare ed il primo ad andarsene, rigorosamente in silenzio ma ad ascoltarlo bene fa il suo rumore. Urla la sua voglia di vivere e di farsi sentire puntando semplicemente la sua corolla verso il sole a catturare tutto quello che può con pazienza e dedizione.
RispondiEliminaMargherita
Sì, Margherita, non so chi tu sia, ma so che hai centrato l'idea.
RispondiEliminaIl sole, verso il sole, la luce, l'energia, si deve sempre guardare da quella parte.
E come dice Lorenzo: i fiori sbocciano e danno tutto quel che hanno in libertà, donano e non si interessano di ricompense e tutto quello che verrà...
Appunto, e non è un caso.
Grazie.