La
sveglia suona puntuale e la radio comincia a suonare il suo buongiorno.
Parto
come previsto, per tempo.
Viaggio
tranquillo, controllo i cartelli, giro le rotonde, in tempo.
Arrivo
come previsto, parcheggio come immaginato, col disco orario, per tempo.
Cammino
lemme sotto il portico, controllo, capisco, confermo.
Riconosco
che non sono l’unico all’incontro, come prevedibile, c’è qualcuno prima di me.
Caffè,
buono, e il bagno, al bar che non è come mi aspettavo. Che non è quello giusto,
piuttosto.
Un
giro in piazza, svelto, che c’è da ritrovare parcheggio.
Attesa,
rilasso la mente con una buona lettura… che non so mica cosa sarà…
Il
nonno, berretto in testa, muove la carrozzina dove siede la nonna, foulard in
testa, e spinge avanti il loro amore, che pare proprio sia fino alla fine, fino
all’ultimo attimo per intenderci.
C’è il
sole nel cielo terso d’azzurro.
Poi
per prima cosa si fuma assieme. E comincia l’emozione.
Si
parla bene, ci si apre, ci si capisce.
Un po’
di crescente e affettato. Poi caffè.
Siamo
sempre più.
Un’oretta
passata bene, ascoltare, sorridere, osservare, emozionare, dimenticare.
Tutto
bene. Tutto passato. Tutto torna a posto.
Non
sono più quello di prima, e non sono riuscito nelle quattro firme.
Ultimi
saluti, ci si aggiorna presto.
Rientro
aiutando tre ragazze.
Sono
stanchissimo. Felice, ebete, mi rimetto a dormire.
0,67
%, mi sento fortunato, almeno, e anche, questa volta.
Quindi
ora si prosegue questa strada, checché se ne dica.
Bene!!!
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