lunedì 13 maggio 2013

L’incontro (e la fortuna)


La sveglia suona puntuale e la radio comincia a suonare il suo buongiorno.
Parto come previsto, per tempo.
Viaggio tranquillo, controllo i cartelli, giro le rotonde, in tempo.
Arrivo come previsto, parcheggio come immaginato, col disco orario, per tempo.
Cammino lemme sotto il portico, controllo, capisco, confermo.
Riconosco che non sono l’unico all’incontro, come prevedibile, c’è qualcuno prima di me.
Caffè, buono, e il bagno, al bar che non è come mi aspettavo. Che non è quello giusto, piuttosto.
Un giro in piazza, svelto, che c’è da ritrovare parcheggio.
Attesa, rilasso la mente con una buona lettura… che non so mica cosa sarà…
Il nonno, berretto in testa, muove la carrozzina dove siede la nonna, foulard in testa, e spinge avanti il loro amore, che pare proprio sia fino alla fine, fino all’ultimo attimo per intenderci.
C’è il sole nel cielo terso d’azzurro.
Poi per prima cosa si fuma assieme. E comincia l’emozione.
Si parla bene, ci si apre, ci si capisce.
Un po’ di crescente e affettato. Poi caffè.
Siamo sempre più.
Un’oretta passata bene, ascoltare, sorridere, osservare, emozionare, dimenticare.
Tutto bene. Tutto passato. Tutto torna a posto.
Non sono più quello di prima, e non sono riuscito nelle quattro firme.
Ultimi saluti, ci si aggiorna presto.
Rientro aiutando tre ragazze.
Sono stanchissimo. Felice, ebete, mi rimetto a dormire.

0,67 %, mi sento fortunato, almeno, e anche, questa volta.
Quindi ora si prosegue questa strada, checché se ne dica.
Bene!!!

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