giovedì 16 maggio 2013

L’acquerello vola via… Cinzia mi ha raccontato della violenza alle donne


Questo l’ho davvero letto tutto d’un fiato.
E più proseguivo e più avevo voglia di continuare.
E sono disgustato.
Non sono sorpreso, e non so se sia un bene o no.
La storia scorre bene, molto, e l’argomento è sviscerato nei particolari che si devono, giusto per non lasciare nulla di incompreso e di intentato.
E quanto è in chiusura di libro è allibente, riporto una piccola parte a pagina 93:

“…dove solo nel 1975 si era riusciti nella riforma del Diritto di Famiglia e nella cancellazione del Delitto d’onore; dove solo nel 2000 si era arrivati all’approvazione di una legge che riconoscesse come reato la violenza domestica e la sua perseguibilità arrivando finalmente a dichiarare che i rapporti familiari non giustificano la sopraffazione e la violenza…”

con le pagine a seguire a completare la descrizione della situazione italiana.

Le cose da fare e da correggere sono tante, da quelle più dirette a quelle più ampie.
Non disdegnerei la discussione dell’argomento anche nelle scuole, perché no con questo testo a esempio.

La Ragazza in Bicicletta, finché morte non ci separi, di Cinzia Vaccari, ed. Fabbrica dei Segni

Grazie a IS per la segnalazione dei mesi scorsi.

Cinzia è stata brava, finanche ardita, i miei complimenti.
Tiziana ha spennellato l’acquerello fino a renderlo vivo, vero, come le tante storie che purtroppo accadono ancora.
Mi piace osservare la copertina, e il testo riflettendo uno sviluppo diverso, con occhi ottimisti, propositivi.


Buona lettura a tutti quelli che hanno voglia di tenere gli occhi aperti.



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