Gino
è proprio bello quando mi racconta di questa avventura.
Dice
che con un amico hanno aperto un’attività.
E’
agitato mentre mi racconta dell’investimento.
Mi
dice che coi tempi che corrono ha voluto provare a fare qualcosa di diverso.
Io
mentre ascolto penso che è bravo perché ha pensato di fare, e non è rimasto
ancorato a qualcosa che comincia a non essere più in equilibrio come una volta.
Gli
occhi gli luccicano, e guardano oltre i timori, e i ragionamenti.
Mi
chiede di andarlo a trovare. Io rispondo almeno per delle partite.
Ma
so bene che spesso non so nemmeno cosa farò dopo un momento, allora carico il
mio criceto e gli metto sulla sua zavorra anche questa idea: se passi da Sant’Agata
sulla provinciale 16 davanti alle scuole elementari ricordati di fermarti per
quanto possibile a salutare Michele.
Ah
già, lui è Michele, in realtà, Gino è il suo specchio, forse, col quale ha
sempre avuto un buon rapporto aperto.
(Oppure
che sia lui a scrivere di tanta satira?, mah non lo sapremo mai…)
Ciao
Michi, in bocca al lupo, tieni botta, e percorri sempre la tua strada a testa
alta.
Ah,
oggi ci sono stato, ed era bellissimo!
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