L’ho
sempre ascoltata volentieri.
In
passato ho pure letto qualcosa, più o meno tratto dai monologhi più o meno
brevi.
Devo
essere sincero: mi piace.
Ha
quel non so che di attraente, checché ne dicano le super vamp modelle o quelli
che in una donna cercano chissà cosa e chissà perché.
Lei,
come dire, la trovo come un concentrato di energia, sensibile nell’animo e
forte nella parola, consapevole nel ragionamento e capace di termini coloriti
per sottolineare una contraddizione comune.
Della
serie quando bisogna dirlo lo si deve dire senza nascondersi dietro un
incoerente non si dovrebbe.
Certo
spesso è oltre, fuori dalle righe, ma a mio parere mai senza rispetto, ma
rimanendo nei limiti, i suoi.
Bene,
ieri sera, domenica sera come sempre negli ultimi anni, aspettavo i suoi
apostrofi, le sue frecciate, per ridere con sarcasmo di robe importanti.
Poi
ha raggelato gli astanti.
Ha
proprio detto una roba tipo si certo da me una cosa così seria non ve
l’aspettate, o qualcosa del genere.
Ma
io, che la sento, a volte un poco più in là, mi sono immaginato veramente robe
serie.
Allora
mi sono fermato ed ho ascoltato in silenzio, immobile, nel tentativo di tenere
sotto controllo il nodo che stava nascendo dal basso.
Ha
ragione, il dolore va ben rispettato. Punto.
Grazie
Luciana. Continua così.
Ottime considerazioni, soprattutto con quella introspezione che ti caratterizza, cioè sei sincero con le tue emozioni!
RispondiEliminaApprezzo questi brevi racconti del tuo quotidiano!
Forse è la tua espressione più corretta, fa riflettere, è viva, disegna situazioni, persone, te stesso in modo incisivo e personale.
Buona serata!
is
Potrebbe essere.
RispondiEliminaMa che sia questa una espressione salutare non so, e forse non spetta a me dirlo.
Fa piacere quando quello che riesco a esprimere porta a certe reazioni, ed è appagante quando c'è un ritorno, qualsiasi esso sia.
Ora ci sono queste "urgenze", dopo non so, vedremo.
Grazie per questo feel. Non è da tutti i giorni.
(a quest'ora di oggi ci potrebbe stare bene un buone feste...)