Il
giro di un anno sta passando.
Oggi
affronto una boa, spero la prima di tante, qui nella rete.
Ero
partito titubante, con le mie solite fisime, poi man mano mi sono addentrato,
ho cercato, provato, navigato.
Sono andato
qua e là, a seconda del vento o degli umori.
Ho
espresso idee e opinioni, ho provato ad esporre chi sono, quello che provo.
E’
tutto qui. Beh, almeno una parte.
Oggi, ora,
colgo l’occasione per salutare alcune persone, senza le quali poco di me ora,
oggi, si vedrebbe così chiaro.
Ecco
che riporto, ancora una volta, parole che non sono mie, ma che provo tali, e le
rendo proprio perché quando le ho sentite
la prima volta, dentro sotto pelle fino alle ossa, ho pensato proprio a te, che
fai parte di quelle persone di cui sopra.
Ho
preso la chitarra senza saper suonare, volevo dirtelo, adesso stai a sentire
non ti confondere prima di andartene devi sapere che io e te ci abbracciamo forte, che ci sbattiamo porte, che
andiamo contro vento, che stiamo in movimento, io e te che abbiamo fatto un sogno, che volavamo insieme, che
abbiamo fatto tutto e tutto c'è da fare, che siamo ancora in
piedi in mezzo a questa strada, io
e te che abbiamo fatto a pugni fino a volerci bene, che andiamo alla
deriva nella corrente, io e te che
attraversiamo il fuoco con un ghiacciolo in mano, che siamo due
puntini ma visti da lontano, che ci aspettiamo il meglio come
ogni primavera, io e te, ho
preso la chitarra senza saper suonare, è bello vivere anche se si sta
male, volevo dirtelo perché ce l'ho nel cuore, son sicurissimo! (amore)
Corri
Lore’!, proprio come quasi vent’anni fa quando cominciavi a entrare nel mondo
dei Grandi.
Io
cerco di stare qui ancora un po’.
Grazie a te per averci fatto sorridere ma anche riflettere sui tempi che corrono, a volte fin troppo forte. Bisognerebbe rallentare ed avere il coraggio di guardare avanti senza ansie....
RispondiEliminaCinzia
Cara Cinzia, c'è un sacco di roba in quello che ho scritto.
RispondiEliminaSe hai risposto forse le hai lette, oppure le stai rileggendo.
Fatto sta che sì, sono convinto che l'essere umano è schiavo di ritmi che non sono puri.
A volte serve fermarsi guardare il cielo e aprire le braccia.
Ciao a presto, chissà quando e chissà dove.