Non so
perché, o forse sì ho i miei buoni motivi, la mia idea di primavera non si
limita alla data e alla stagione e a tre mesi.
C’è
qualcos’altro in giro.
I sorrisi.
Le strade
che si asciugano.
Le rane
che gracidano nei fossi.
I fiori
che sbocciano.
Le albe
più presto e i tramonti più tardi.
I cuori
impazziti.
I cuori
spezzati.
Gli ormoni
giovanili schizzati.
Gli starnuti.
I pollini.
Gli insetti
a invadere le case.
I programmi.
Le giornate
buone.
Le boccate
d’aria fresca.
Le lucciole
sulla salita dell’abbazia.
I travasi.
Alcune
potature.
I colori
dei prati.
Gli amori
tentati e quelli passati.
Il verde
dei boschi.
Gli animali
che escono.
Le bermuda
e le canottiere.
I tornei
notturni.
Le manze
che transumano.
Gli esami.
Le coppe
e le finali.
Le spiagge
che si ripopolano.
I sentieri
che si camminano.
I percorsi
che si pedalano.
Le idee
che si avverano in magie reali vissute in pieno.
E’ il
prima dell’arrivo.
E’ il
viaggio per andare.
E’
rimanere in movimento alla ricerca dell’orizzonte che si allontana.
Non so
perché, o forse sì, a me piace la primavera.
E ora giriamo anche questa pagina.
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