Ho
incrociato per caso, (e daje col caso), delle belle parole nel sito di “una
brava davvero un bel po’”.
Allora
non posso non diffondere anche io…
da:
Il Profeta di Kahlil Gibran
I
vostri figli non sono vostri. Sono i figli e le figlie del desiderio che la
vita ha di se stessa.
Essi
vengono attraverso di voi, ma non da voi, e benché vivano con voi ciò nondimeno
non vi appartengono.
Potete
dar loro il vostro amore ma non i vostri pensieri, perché essi hanno i loro
pensieri.
Potete
custodire i loro corpi ma non le loro anime, perché le loro anime abitano la
casa del futuro, che neppure in sogno potete visitare.
Potrete
cercare di essere simili a loro ma non potrete farli simili a voi, perché la
vita procede e non si attarda mai sopra il passato.
Voi
siete gli archi da cui i figli, come frecce vive, sono scoccati avanti.
L'arciere
vede il bersaglio sulla linea dell'infinito e con forza vi tende, perché
le frecce vadano rapide e lontane.
E
che il vostro tendervi nella mano dell'arciere avvenga nella gioia!
Perché
come ama le frecce che volano, così ama l'arco che sta fermo.
Ora,
io, ignorante di un sacco di cose, credo di pensarne altrettante, una è circa
proprio così.
Grazie
Benedetta.
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