Qualche
tempo fa, non sto a spiegare come dove e come, ho incrociato il blog nel titolo
e in un attimo era nella barra dei preferiti. Quando riesco leggo quanto viene
scritto, non ho mai commentato, non appartengo al circolo giro o che ne so che
permetterebbe di farlo, chissà un giorno.
Comunque,
oggi, che è dopo ieri e i giorni scorsi appena passati dal fine settimana, ho
letto un richiamo a qualcosa del febbraio scorso, curioso sono andato, ho
letto, e come sempre ho concluso che non è un caso che sia passato da quelle
parti proprio oggi. Punto.
Ecco
tutto, cito:
“Nel
Febbraio dell'anno scorso, ho pubblicato uno scritto che parlava del rimpianto.
Mi
permetto di segnalarvelo nuovamente, non è mia abitudine farlo, ma qualcosa mi
spinge a sottolineare l'importanza dei risultati dello studio che vi avevo
sottoposto allora.
Eccolo
qui dunque, istintivamente sento che è il momento di rileggerlo e farvelo
rileggere...chi è interessato può cliccare sul link qui sotto.
Grazie.”
Personalmente
mi è piaciuto molto, e allora cerco di distribuire un bel pensiero… avevo
ri-provato a commentare con queste parole, ma ovviamente non sono stato
accettato, finchè non mi decido ad appartenere a certi gruppi…
Ecco
il mio:
Un
anno in ritardo, ho letto, recepito, e cercherò di divulgare.
Non
è un caso che abbia incrociato queste tue parole proprio ora.
Mi
piacciono, le trovo vere e concrete oltre che dottrinali, perché cavolo se è
difficile fare le cose per bene, per noi, per loro, per gli altri.
Ma
ci si deve comunque provare, non c'è dubbio, fino alla fine, da ora a sempre.
E adesso, buon proseguimento a tutti, cercate di farlo per bene.
Grazie per averlo segnalato, ci sono delle verità, fa riflettere... per il futuro ;-)
RispondiEliminaPrego!
RispondiEliminaE' che è passato dalle mie parti, e non l'ho trattenuto.
Ho imparato, e sto imparando.
Ma... solo una roba... non per il futuro. Domani è già qui.
Quindi è per oggi.
In fondo, oggi è già domani.
Senza stess però, mi raccomando...