Circa
sei mesi fa la raccolta di queste epistole era già bella che terminata.
Era
già pure impaginata. Era correlata da disegni appunti idee qua e là.
Era
pronta con le sue sfumature di font di dimensione, e perché no d’importanza e
di emozioni.
Già le
emozioni, sfido chiunque maschietto a non sentirsi preso in considerazione
almeno in una riga, o in una parola.
Certo
la speranza, visti i contenuti di certe missive, è che siano proprio pochi gli
uomini, compagni?, che possono rivedersi come protagonisti di queste.
Chiara
ha raccolto qua e là l’impressione delle donne, delle amiche, delle appena
conoscenti, o anche solo della cliente del negozio sotto casa, e le ha
riportate in questo libretto sotto forma di lettere a compagni assenti, proprio
perché sotto forma di messaggio a quegli uomini che per una ragione o un’altra
si sono fatti di nebbia, non hanno raccolto il raccoglibile, non si sono
interessati, hanno esagerato in certi termini, non hanno avuto rispetto.
Qui
dentro c’è di tutto, ma, badate bene, non c’è tutto, giacché certe sfumature
l’uomo, inteso come essere umano, le ha davvero infinite.
Qualcuno
ha chiesto come mai, o avrebbe voluto chiederlo nelle tappe di Modena e
Formigine e Correggio, proprio agli uomini e non alle donne, e la risposta è
nelle lettere stesse, ed è nella stessa autrice, carica di buoni propositi ad
aiutar quelle signore che più o meno si sentono protagoniste e autrici esse
stesse delle lettere.
Già
perché se il maschio lettore si potrebbe sentire preso in causa con queste,
come dire, accuse, anche se accuse a guardarci bene non ce ne sono, sono più
che altro scoperchiamenti di verità, sono altresì le femmine lettrici a sentirsi
come con la penna in mano a scrivere questa o quella lettera, per questa o
quella motivazione.
Ogni
lettera è per un uomo diverso da una donna diversa, ecco che ogni lettera è a
sé stante, col proprio carattere (font) e dimensione, con i propri addobbi
(disegnetti), e col proprio umore, tanto che l’ipotetica signora del compagno
assente potrebbe staccare il brano imbustarlo e inviarlo senza sbagliare il
colpo.
Eccolo,
il colpo, Chiara ha chiaro (??) come spararlo, e l’ha fatto per bene.
Come
nel suo piccolo.
Lettere
a compagni assenti, di Chiara Rustichelli, edizioni autoprodotte
Si
legge bene.
Si
legge in breve.
Si
legge da riflettere.
Si
legge da tenere lì per essere riletto.
Da
consigliare.
Vedo che l'hai capito... e bene. Che hai inteso le intenzioni, quelle vere e profonde. Grazie! Data l'evidenza ti chiedo il piacere di spiegarmi anche i prossimi che usciranno visto che io li scrivo poi li capisco anni dopo la pubblicazione :-P Ankora grazie
RispondiEliminaChiara
Ho già avuto modo di conoscere la Chiara scrittrice e so che sa emozionare bene.
RispondiEliminaQuesto scritto attira e invoglia la lettura del libro, soprattutto di chi avidamente non ne può fare a meno.
So già che troverò qualcosa! Il titolo è chiarissimo, appunto!
So già che ci sarò dentro!
So già che qualche pezzo verrà via con me!
Forse sarà difficile trattenere. Ma non ora! Verrà il suo momento ne sono certa.