giovedì 21 novembre 2013

Un quadro, il pittore, l’inverno dietro l’angolo

Sono belle parole di un buongiorno a metà settimana, gettate lì in tahoma dieci punti, quasi…

Questa mattina un Pittore si è svegliato presto e aveva voglia di far bene.
Quindi, quando il mondo si è affacciato per svolgere le proprie faccende quotidiane, ognuno per la propria strada, si è trovato davanti a tutto ciò.
In un cielo azzurro terso da perdersi e non ritrovarsi più, spennellate di grigio e di blu scuro scendevano, dall'alto verso basso inclinate come non mai, al modo di lampi e saette di un tipico temporale estivo.

Là, dove Lei si preparava per il suo tramonto, radi batuffoli bianchi le correvano incontro allegri, nascondendola e facendola apparire all'improvviso ai viandanti come sorprese del cilindro di un bravo mago.
Là, dove Lui aveva già creato la sua alba, la nebbia colorata di rosa arancio e lilla lo velava rendendolo misterioso, innocuo e ammirabile, e non imponente e minaccioso come nel pieno del clima estivo mentre la fa da padrone indomabile.

Le colline colorate dai loro campi incolti riempivano l'orizzonte come profili di donne stanche adagiate sui loro arrotondati fianchi.
Nuvole nere di storni volavano alla rinfusa cambiando direzione spesso e rapidamente, cercando di raccogliere tutto quello che stava attorno a loro.

Tutto aveva un senso di dolce risveglio, la natura si stava stiracchiando, pronta a vivere una nuova giornata.

Dietro non so cosa fosse, c’era da guardare avanti e basta, che girato l’angolo poi si troverà l’inverno.


BUONGIORNO!

2 commenti:

  1. Già, già il Generale è in arrivo. Le sue truppe in avanscoperta sono già alle porte, lui è indietro solo di qualche passo, ma si sente già il suo freddo respiro. Bisogna iniziare e tirar su i baveri, bisogna iniziare ad inspirare lentamente per non far lacrimare gli occhi e per non ferire troppo i polmoni, bisogna iniziare a scaldare le tane con fuochi scoppiettanti dentro i caminetti, mentre ci si perde a guardare ardere le braci rosse come guance imbarazzate.
    La natura sta dando l'ultimo colpo di coda, prima di assopirsi ad un sonno vigile, per risvegliarsi solo allo spuntare della prima timida Margherita.

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  2. Certi quadri vanno raccolti al momento opportuno, quando sono lì davanti a te;
    che altrimenti c'è il rischio che una folata di vento gelido o una ventata di calore ne mutino l'aspetto e la posizione, i colori e gli umori;
    e allora si deve attender che i corsi e i ricorsi, il giro delle stagioni ed il tempo che va, riportino quel quadro a un aspetto ammaliante come quello che era;
    ma ci si deve sempre ricordare che un quadro non è mai uguale a un altro, che le luci il tempo il meteo e le esperienze del mentre non lo lasceranno mai uguale a se stesso;
    ma muterà sempre al passar delle stagioni...
    Grazie.

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