Stamattina
è arrivato il Buongiorno come in altre occasioni.
C’erano
delle belle parole, che vorrei commentare da qui, da me.
Una delle cose più importanti che possiamo darci l'un
l'altro è la nostra attenzione.
Un silenzio amorevole guarisce e conforta molto di più
che tante parole dette con le migliori intenzioni.
Vero.
Ma
certi silenzi sono come stiletti in profondità, feriscono e corrodono molto più
che tante parole offensive e pesanti.
Bisogna
stare attenti alle parole. Anche a quelle non dette.
La
comunicazione non è solo sonora, ci si deve sempre ricordare anche il peso
dell’espressione, dello sguardo, del momento, dell’attimo che fugge, del tono e
del modo.
Attenzione,
quella sì, e comunicazione, sempre.
Non ci
si dovrebbe mai scordare di comunicare, fosse anche un ciao a gesti durante una
corsa nel parco, o nell’attraversamento di un semaforo, o davanti alla foto sul
marmo, o davanti alla tazzina del caffè fumante.
O
appena il giorno ti fa aprire gli occhi baciando lieve chi in compagnia.
Parlare.
Sempre.
Concordo, i silenzi sono insopportabili più di tante parole offensive dette nei momenti più concitati.
RispondiEliminaLe attenzioni verso il prossimo ci vorrebbero sempre invece, è che spesso fatichiamo a trovarle presi dal quotidiano e dalla frenesia di arrivare chissà dove.
Spesso ci si impegna in robe troppo invadenti, spesso ci si fa trasportare da una corrente che non è la nostra personale, spesso si passa oltre e non ci si guarda intorno, spesso si perdono treni pur avendo biglietti validi e già vidimati, spesso si vuole andare a feste anche se non si ha l'invito, spesso o a volte.
RispondiEliminaAnelo dei ritmi meno vorticosi che mi lascino il mio tempo per respirare.
Rimanendo un passo indietro ma chissenefrega...
Almeno a volte.