Eppure,
a guardarla nella mappa dell’atlante, sembra più africana.
MA
CHISSENEFREGA!!!
Sto
cenando, bene, risotto zucchine e cotto, fagioli e bocconcini di pollo, vino
frizzante secco.
Sto
guardando il telegiornale.
E vedo
un mare che accompagna la morte.
E vedo
la morte camminare sulla spiaggia e sul pontile.
E vedo
lacrime e braccia conserte.
E vedo
visi tirati dalla vita.
E vedo
persone che sembrano oggetti buttati lì.
E vedo
uomini e donne con i cuori enormi.
E vedo
giacche, e vedo cravatte, e non ci credo, non ci credo più.
E vedo
giornalisti senza parole.
E vedo
l’anziano italiano pieno di sdegno.
E vedo
il padre vaticano urlare una vergogna.
E vedo
bambini tra le onde.
E vedo
la morte ignorata.
Eppure,
ora, sto sgombrando la tovaglia.
Ho
voglia di andare sulla spiaggia a guardare il mare.
Ho
voglia di un mondo diverso, che abbia un titolo più vero.
Rimango
ottimista. Spero.
Le tragedie come questa riducono il mondo ad un unico colore, quello che appare dietro le palpebre chiuse...lì non si percepiscono più le differenze e si resta immobili a cercare di capire che cosa ti sta accendono intorno.
RispondiEliminaImmagino fosse accadendo, ma si è inteso.
RispondiEliminaLe tragedie come queste dovrebbero procurare crepe in tutti i cuori.
E invece nemmeno al supermercato durante il minuto di silenzio richiesto per ricordare il rispetto delle vite umane ho assistito a qualcosa di umanamente elogiabile;
ormai ho disprezzo per certe persone, e mi domando io, qui da me, nel mio piccolo, ho mai avuto un comportamento simile?
Il discordo è ampio, non affrontabile degnamente in questa sede, eppure ora è quella che ho per esprimere robe.
Vedremo.