giovedì 3 ottobre 2013

Lampedusa è in Europa

Eppure, a guardarla nella mappa dell’atlante, sembra più africana.
MA CHISSENEFREGA!!!
Sto cenando, bene, risotto zucchine e cotto, fagioli e bocconcini di pollo, vino frizzante secco.
Sto guardando il telegiornale.
E vedo un mare che accompagna la morte.
E vedo la morte camminare sulla spiaggia e sul pontile.
E vedo lacrime e braccia conserte.
E vedo visi tirati dalla vita.
E vedo persone che sembrano oggetti buttati lì.
E vedo uomini e donne con i cuori enormi.
E vedo giacche, e vedo cravatte, e non ci credo, non ci credo più.
E vedo giornalisti senza parole.
E vedo l’anziano italiano pieno di sdegno.
E vedo il padre vaticano urlare una vergogna.
E vedo bambini tra le onde.
E vedo la morte ignorata.

Eppure, ora, sto sgombrando la tovaglia.

Ho voglia di andare sulla spiaggia a guardare il mare.
Ho voglia di un mondo diverso, che abbia un titolo più vero.


Rimango ottimista. Spero.

2 commenti:

  1. Le tragedie come questa riducono il mondo ad un unico colore, quello che appare dietro le palpebre chiuse...lì non si percepiscono più le differenze e si resta immobili a cercare di capire che cosa ti sta accendono intorno.

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  2. Immagino fosse accadendo, ma si è inteso.
    Le tragedie come queste dovrebbero procurare crepe in tutti i cuori.
    E invece nemmeno al supermercato durante il minuto di silenzio richiesto per ricordare il rispetto delle vite umane ho assistito a qualcosa di umanamente elogiabile;
    ormai ho disprezzo per certe persone, e mi domando io, qui da me, nel mio piccolo, ho mai avuto un comportamento simile?

    Il discordo è ampio, non affrontabile degnamente in questa sede, eppure ora è quella che ho per esprimere robe.
    Vedremo.

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