Dentro.
Fuori.
Sopra.
Sotto.
Avanti.
Dietro.
Di qua.
Di là.
C’è
tutto un Mondo intorno, e nel profondo. Eccolo.
C’è
chi riesce a dormire comunque sia andata comunque sia e avvocati che alzano il
calice al cielo sentendosi dio! Ma il cerino sfregato nel buio fa più luce di
quanto vediamo, e chi doveva pagare non ha mai pagato. Di tutte quelle strade
averne presa una, per tutti quegli incroci nessuna indicazione, di tutte quelle
strade trovarsi a farne una, di tutte quelle strade saperne solo una, nessuno l’ha
già fatta, non la farà nessuno!, per tutti quegli incroci tirare a testa o
croce. Conosco le certezze dello specchio e il fatto che da quelle non si
scappa, e ogni giorno mi è più chiaro che quelle rughe sono solo i tentativi
che non ho mai fatto. E tu oramai sei dura dentro molto più di quel che basta e
non ti possono far niente, niente amori niente guasti. E se ti succede ancora
di guardare in faccia il mare giri in fretta gli occhi e il cuore che hai ben
altro a cui pensare. Parlami davvero sciogli questo gelo e sentimi davvero che
spegniamo il buio, baciami davvero che non casca mica tutto il cielo e che ci
stiamo ancora sotto insieme. Io ti guardo negli occhi, hai le ciglia bagnate e
prometti di tutto e nevica ancora da togliere il fiato… Siamo la vergogna che
fingiamo di provare, siamo il culo sulla sedia, siamo furbi che più furbi di
così si muore, siamo la freddezza che non ha paura, siamo la montblanc con cui
ti faccio fuori. E mi hai salvato tante volte da qualche tipo di altra morte
andando dritto sulla verità, e mi regali un altro giorno in cui sembra tutto
fermo ma tutto si trasforma tutto si conferma, e lasci in giro il tuo profumo
come a dirmi “io ci sono” come a dirmi “sarò sempre qua”. Altro che domani,
sveglia, paglia, mal di testa, prime imprecazioni, il futuro è cominciato già,
non lo puoi saltare, fuori si alza ancora il vento “chi lo sa se il tempo
cambierà?”, le promesse che ti han fatto sono andate a male, la tua miccia è
corta e non sai quando la tua rabbia esploderà, non si può sapere, ciò che è
andato storto non lo puoi cambiare ma respiri a fondo e senti che ora il tempo
non ti scapperà. Guarda come resti nell’inferno che perlomeno lì fa caldo. Guarda
come guardi in alto e chiedi “come la mettiamo?!” Guarda com’è facile scordare
la tua porca verità. Sotto le costole un ritmo irregolare che non si fa
dimenticare. I figli van tenuti in braccio. Tu passa fra i miei occhi fra
polvere e rottami e se mi trovi ancora vieni a salutarmi come sai. I nostri
passi fino a qui, i solchi fatti in questo posto, se pure trema c’è qualcosa
che riconosco. Staremo sempre un po’ più svegli, se stiamo stretti stiamo in
piedi un poco meglio. Carezza la testa gli dice “vedrai che ce la faremo!”, “cosa
sarà mai portarvi dentro solo tutto il tempo?”, c’è un istante che rimane lì
piantato eternamente. Quando sai com’è l’abisso non sei più lo stesso, sai solo
andare avanti per come sei adesso, dopo il giro nell’abisso non sei più lo
stesso, puoi solo andare avanti con tutto quanto addosso. Ho rimandato tutti
gli anni a più tardi con il volume come fossimo sordi e mi han detto di
giocarmi il tutto per tutto facendo finta di sembrare distratto ma il più
lontano dalla sala d’aspetto. Sono partito per toccare con mano, sono finito a
volte troppo lontano senza sapere se davvero tornavo e ho detto cose che potevo
non dire e fatto cose che potevo non fare e visto gente che ha voluto vedere. Andare
avanti con le vecchie illusioni, i vecchi sogni in una nuova versione,
sbattendo ancora contro certi portoni. E certe sere con te di fronte… devo
soltanto pensare a niente, provare solo a non morire più! So che ogni nuvola è
diversa, so che ogni lacrima è diversa, so che ogni attimo è diverso. Io non lo
so.
Almeno
una parte…
Grazie Luciano, come sempre.
Il Mondo gira nonostante le apparenze, è scientificamente provato.
RispondiEliminaOgnuno ha la propria visione.
Lui è riuscito ad esprimere la sua con le canzoni contenute in 14 tracce musicali, ma anche con le parole e non solo.
L'ascoltatore credo che si ritrovi in almeno una delle strofe che hai riportato e chi non si trova, può essere solo un alieno........
Grande Liga, ora non resta che cantartele tutte, rigorosamente a memoria come ci chiedi tu quando ci metti alla prova, direttamente sotto il palco a una spanna dalla transenna.
Ho capito solo ora "può essere solo un alieno........", e lo trovo corretto, fine, e preciso.
RispondiEliminaSì, ci sono parole che vanno a pallino semplicemente leggendole senza nemmeno ascoltare il brano, e ci sono parole non dette e nemmeno raccontate e nemmeno cantate che hanno un peso tutto personale, di ogni persona che le ascolta, o meno.
Contorto lo so.
Ma è quello che c'è tra le righe, come sopra, che spesso fa la differenza.
E per ognuno è diverso.