giovedì 13 giugno 2013

L’altra sera c’era Alex in piazza

Lo ammetto, qualche sera fa mi sono buttato in piazza a vedere come girava la prima sera.
E sono pure arrivato con un quarto d’ora di anticipo all’appuntamento per una cera in ora tarda.
E Dedo era proprio bello col suo costume. E dirigeva bene anche solo con uno sguardo.
I tavoli erano piuttosto vuoti, anche se le orecchie erano subito piene di rumori parole chiacchiere richiami battute saluti sorrisi e.
Ci siamo seduti in mezzo, e lui bravo e astuto si è sistemato come a sovraintendere le operazioni dei camerieri e dei cuochi e dei cassieri e dei simpatizzanti, e spesso non volgeva lo sguardo a me ma alla sua passione. Aveva pure degli ospiti e lui da bravo capo oste è stato al gioco, ed io sono stato contento di pazientare questo suo modo di operare di stare in mezzo ai suoi amici e alla partecipazione di un paese intero.
Pasta e fagioli, tortellini in brodo, e carne alla griglia, immancabili patate fritte, e un gran bel buon lambro.
Poi mi sono pentito di non aver assaggiato i trotelloni arancio, e il purè rosa, sarà per la prossima spero.
E’ stata una bella serata. Anche a salutare gente.

Poco più in là Alex era ben presente a quei tavoli, era in mossa, era carico, sorrideva. Dedo l’ha salutato invitandolo a bere un goccio. Sono stato contento di salutarlo, di chiedere come stai?, dopo più di vent’anni è bello rivedere gente. Lui mi ha riconosciuto, anche per come sono, e dice che non ci va più in giro nudo sui sassi del Natisone. Dice che si sente un po’ sperso per il mondo, che certe robe gli vanno strette, e altre fin troppo larghe.
Spero trovi la sua via, che la percorra a testa alta come fatto fin qui.

Ciao Alex, vai pure, dove vuoi, per come ti senti, ricorda solo di tornare, e passare in piazza, qualche volta.

Nessun commento:

Posta un commento