venerdì 14 giugno 2013

Beppe mi ha raccontato gli Italiani di domani

L’ho letto quasi d’un fiato, non so perché ma è andata così.
Racconta di sette punti, a parer suo, importanti perché domani i giovani di oggi possano provare a essere meglio degli adulti, o anziani, di oggi.
E spesso mi sono rivisto, anche se sono un po’ più in là dei giovani di oggi, che saranno adulti domani.
Almeno così dice la C.I. che obbligatoriamente devi tenere sempre con te, altrimenti rischi di non essere nessuno.
E tutti lo siamo, qualcuno, ed è ora di pensarlo e farlo sul serio, nel concreto, giorno dopo giorno.
Italiani di domani, di Beppe Severgnini, edizioni Rizzoli, lo consiglierei soprattutto ai tredi-quattordicenni, ma anche ai loro genitori, forsanche di più.
Proprio perché credo, come il tempo che passa e non si ferma, non è mai tardi per fare qualcosa, l’importante è fare.
E non rimanere sempre alla finestra, lamentandosi del brutto tempo di fuori, spesso è meglio scendere in piazza, per le strade, a salutare la gente, a spalare la neve anche per il vicino, a fare qualcosa in più, di buono, di bello, a volte di condiviso.

Far bene al mondo fa bene al mondo. E a noi stessi.

Ciao Beppe, lo terrò caro, tra gli altri, come le pagine che ho evidenziato e che rileggerò spesso.

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