lunedì 7 aprile 2014

Viaggiatori, in gennaio

Correva lo scorso 26 gennaio quando cliccando qua e là, più qua che là, mi imbattei in una foto giacché la mia navigazione in rete mi aveva portato quasi sbadatamente su instagram.
Mi sono sempre piaciute le frasi brevi concise precise dirette, finanche quelle criptiche che lasciano l’interpretazione libera a chi legge.
E allora ognuno se la fa sua propria, come un vestito di un sarto se la cuce addosso come meglio crede, chi con l’acqua alta chi col cavallo basso chi con la manica lunga chi con una taglia almeno in più.
Ognuno, così, si sentirà bene col proprio vestito fatto con quella frase.

Ecco che ora la riprendo in mano.
E la rileggo.
E me la faccio di nuovo mia. Ma con un vestito leggermente diverso.
Perché oggi non sono quello di gennaio.
Perché domani non sono quello di ieri.
Perché ho una roba che voglio voler finire ed ha a che fare almeno un poco col viaggiatore, anche se a modo mio.
E allora che sia, un altro appunto nel posto giusto, spero.


Ma i veri viaggiatori partono per partire e basta: cuori lievi, simili a palloncini che solo il caso muove eternamente, dicono sempre andiamo, e non sanno perché.
I loro desideri hanno le forme delle nuvole.


Era la Manu a riportare da non si ricorda nemmeno lei dove queste parole.
Bravissima!



E allora oltre al sentiero davanti ai piedi si dovrà osservare anche la nuvola in cielo, chissà se segnerà la via…

1 commento:

  1. Caro amico, con questo bagaglio puoi partire quando vuoi.
    Ci sono lunghi sentieri da percorrere pieni si speranze e aspettative.
    Ci sono luoghi reconditi da scoprire.
    Ci sono montagne da conquistare e mari dove immergere i pensieri pesanti.
    Ci sono terre bianche incontaminate dove la neve non fa neanche una piega.
    Ci sono facce piene di sole e bocche piene di acquazzoni.
    Ci sono sogni da realizzare e nuvole leggere ad accoglierli tutti.
    Ci sono viaggiatori moderni con le teste piene di speranze ma con tasche piene solo di sassi purtroppo.

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