L'ho
vista bene.
E me
la sono vista brutta di nuovo.
E noi c’eravamo
in mezzo, fortuna non perfettamente.
Bologna
non è più la Bologna di una volta. Lo sento dire spesso.
Si
stava pensando a cosa mangiare per cena, braciole?, hamburger?, piade?,
affettati?, verdure?, niente pasta?
Ma ha
cominciato a piovere. Prima piano ma poco dopo forte. Molto forte.
E c’era
vento. Molto vento.
E c’era
la grandine, ma non troppa e abbastanza fine.
E c’era
vento, sempre più vento. E forte MOLTO forte.
Allora
si sono chiuse le imposte e le finestre.
Ma subito,
tempo di capire, come a maggio, la formazione del mulinello, con VENTO
MOOOOOLTO FORTE E IN DIREZIONI MUTIPLE IMPROVVISE OPPOSTE.
Un ordine,
travolgente, “chiudere tutto e sigillare tutto”, e le imposte già serrate a
sbattere sugli infissi.
E lo
sguardo spaurito cercava speranza negli sguardi.
La
speranza che gazebo armadio piante tavolo oggetti vari e auto e bidoni e
biciclette non volassero via.
E la
cena?, più tardi la cena, non c’è fretta per la cena, la cena poteva ancora
attendere.
In quel
momento c’era da riconoscere che c’eravamo ancora e se ne poteva parlare.
E’
passato tutto in venti minuti, ma è rimasto molto, nella mente.
Fortunati.
Anche
se si sentivano già altri tuoni in giro per la sera ormai buia.
Poi sono
sceso in strada, che le auto facevano manovra e tornavano indietro, e ho visto
l’incredibile:
PRIMA
DOPO
I
pompieri hanno lavorato tutta notte per sminuzzare il più possibile il pioppo.
I tecnici enel hanno tolto la corrente a tutte le case dell’isolato dalle nove
di sera a poco dopo le otto del mattino.
E ci
sono persone che hanno pensieri più grandi dei nostri.
LA MATTINA DOPO
E STI CAZZI???!!!
Alla
prossima.
Speriamo…
…che
come dice Luciano…
…su una fune sottile con il proprio stile…
Un conto è la vita che imposta il suo gioco e un colto è
averlo capito.
Un conto è ripeterti spesso che sei fortunato…
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