mercoledì 28 agosto 2013

Ieri sera, per cena, tromba d’aria

L'ho vista bene.
E me la sono vista brutta di nuovo.
E noi c’eravamo in mezzo, fortuna non perfettamente.
Bologna non è più la Bologna di una volta. Lo sento dire spesso.
Si stava pensando a cosa mangiare per cena, braciole?, hamburger?, piade?, affettati?, verdure?, niente pasta?
Ma ha cominciato a piovere. Prima piano ma poco dopo forte. Molto forte.
E c’era vento. Molto vento.
E c’era la grandine, ma non troppa e abbastanza fine.
E c’era vento, sempre più vento. E forte MOLTO forte.
Allora si sono chiuse le imposte e le finestre.
Ma subito, tempo di capire, come a maggio, la formazione del mulinello, con VENTO MOOOOOLTO FORTE E IN DIREZIONI MUTIPLE IMPROVVISE OPPOSTE.
Un ordine, travolgente, “chiudere tutto e sigillare tutto”, e le imposte già serrate a sbattere sugli infissi.
E lo sguardo spaurito cercava speranza negli sguardi.
La speranza che gazebo armadio piante tavolo oggetti vari e auto e bidoni e biciclette non volassero via.
E la cena?, più tardi la cena, non c’è fretta per la cena, la cena poteva ancora attendere.
In quel momento c’era da riconoscere che c’eravamo ancora e se ne poteva parlare.
E’ passato tutto in venti minuti, ma è rimasto molto, nella mente.
Fortunati.
Anche se si sentivano già altri tuoni in giro per la sera ormai buia.
Poi sono sceso in strada, che le auto facevano manovra e tornavano indietro, e ho visto l’incredibile:

PRIMA



DOPO









I pompieri hanno lavorato tutta notte per sminuzzare il più possibile il pioppo. I tecnici enel hanno tolto la corrente a tutte le case dell’isolato dalle nove di sera a poco dopo le otto del mattino.
E ci sono persone che hanno pensieri più grandi dei nostri.

LA MATTINA DOPO







E STI CAZZI???!!!


Alla prossima.
Speriamo…
…che come dice Luciano…
…su una fune sottile con il proprio stile…
Un conto è la vita che imposta il suo gioco e un colto è averlo capito.
Un conto è ripeterti spesso che sei fortunato…



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