Premetto che non mi sono informato
bene, ma ho solo ascoltato la radio durante un collegamento da Parigi durante
il quale veniva spiegato con linguaggio a me abbastanza comprensibile l’accaduto
di ieri.
Bene, oltralpe hanno votato una legge
che disciplina gestisce, dà diritti, e doveri, alle coppie omosessuali.
Cavolo si possono sposare! E possono
adottare!
E mi sembra un bellissimo passo.
Tanto che è proprio vero, i
cambiamenti, i viaggi, il crescere e maturare, si fanno con i piccoli passi,
cominciando sempre da uno.
E quella parte di francesi ha deciso
che era ora si facesse questo passo.
E sono contento. Per loro.
Dal collegamento radiofonico emergevano
contestazioni di piazza, pare anche in Italia credo a Roma ci fosse qualcuno a
brontolare di questo passo francese.
Contestazioni? E perché mai? Cosa ci
sarà mai da obiettare per una roba così?
Coooome? Non è naturale la coppia
composta dallo stesso sesso?
E chi l'ha detto? La natura? O le
nostre abitudini arginate da falsi dogmi e pregiudizi?
La natura quando parla non sbaglia. E se
parla e spiega che è possibile innamorarsi tra uomini o donne, dove sarà mai la
roba contro natura?
Se viene naturale e non imposto, amare
e cercare il partner nello stesso genere proprio, dov’è che si va contro e cos’è
che turba?
Ah, forse che sia la libertà.
Cavolo così votando quella parte di
francesi ha dato libertà di vivere nella legalità a una buona parte della
popolazione. Cavolo questa è democrazia. E così la compagna, o il compagno,
potrà adottare la prole della compagna, o del compagno. Cavolo quindi davanti
alla legge, LA PROLE, non avrà più solo una persona a firmare per se fino alla
maggiore età.
Ecco, mi piacerebbe tanto che anche i
miei amici italiani, le mie amiche italiane, potessero avere la possibilità di
vivere nella legge a tutti gli effetti. Coi diritti e coi doveri.
Perché, giusto per chiarire, per esempio,
oggi una coppia di donne con una figlia, paga tutte le tasse per il nucleo
famigliare di tre persone, ma quando si chiede qualcosa in merito alla figlia,
tipo l’uscita da scuola o il colloquio coi professori, è solo la madre iscritta
all’anagrafe che può agire, l’altra, la compagna, non ha nessun diritto di
essere il secondo genitore, a patto di non aver da pagare qualcosa…
Bene, grazie amiche e amici francesi,
almeno quella parte che ieri era felice e non era in giro per piazza.