martedì 28 agosto 2012

Al Grande Parco Giochi


Durante l’ultimo periodo di ferie appena smesso, ho avuto modo di recarmi al mare per una giornata diversa dalle solite. E’ già qualche anno che mi capita, e devo dire, e ammettere, che mi piace proprio.
Solitamente si accompagnano bambini, ce ne sono un sacco, tutti molto divertiti e basiti e bagnati e felici.
Poi va beh, ci sono anche, ovviamente, ragazze e ragazzi non più teenager ma nemmeno ancora adulti maturi, che raggruppati in compagnie più o meno numerose se ne vanno in giro a sprigionare energia e sorrisi bianchi e abbronzature mozzafiato.
Ma, purtroppo, forse, ci sono anche quegli adulti che si sentono tali e maturi solo in ufficio in negozio al tè con le amiche o parlando fitto con i parenti. Anzi sicuramente purtroppo. Questi, alla fine, delle due, a guardarci bene, sono i peggiori.
Anche questo giro, come gli altri recenti, ma anche quelli più in dietro negli anni, mi sono divertito un mondo, non ho pensato ai problemi quotidiani, non ho avuto i crucci dell’ufficio e dell’officina, non ho penato per le fatture in scadenza, ho proprio voltato pagina, almeno per un giorno.
Tutto questo nonostante le eventuali lungaggini nelle code ai giochi, anche di quasi un’ora, nonostante il caldo opprimente, malgrado il sudore estivo sulla pelle, senza tener conto del bagnato persistente.
Ma, come sempre, anche questo giro, mi domando una roba, che non è esclusiva del parco giochi grande estivo, lo ammetto, però:
     qualcuno mi sa dire dove cazzo vuole andare la signora ultraquarantenne con i capelli pitturati di rosso e le rughe della gallina ovunque e quel profumo acido dolce da togliere il fiato e l’abbronzatura bruciata di chi non si sa tenere ma che crede di saperlo fare?, dove cazzo pensa di andare nella fila lunga davanti a se?
     qualcuno mi spiega perché mi spinge le spalle e i fianchi a ogni avanzamento della fila?, perché non riesce a capire che comunque vada rimane sempre quello il suo posto e il suo turno?
     dove minchia l’ha scordato il cervello?, sul lettino della spiaggia o sopra la rivista di gossip della parrucchiera?
Bene, tant’è, è stata una bella giornata, e mi sono divertito un mondo, nonostante non sia più esattamente teenager, benché non sia del tutto adulto, malgrado non sia più un bambino da accompagnare, nonostante non mi senta maturato a dovere.
Sono certo che nessuno dei frequentatori del parco quel giorno sia stato minimamente disturbato dalla mia presenza o dal mio passaggio.
Belle cose, da ripetere, volendo. A riuscirci.

Nessun commento:

Posta un commento