Te
ti giri, stanco dell’abbondante ora di cottura alla brace.
Rimani
un attimo da te a rimirare le trenta e rotte persone già sedute sotto al
portico grande a mangiare.
Accendi
la pajana e fumi bevendo il tuo meritato bicchiere di rosso, non sono le
quattro del mattino ma rimani da te con le tue angosce, altre idee, la
stanchezza, e un poco di fame.
Poi
trovi posto al tavolo piccolo per mangiare assieme alle persone a te più vicine
quanto cotto poco prima.
I
tre barbecue sono abbandonati al fresco della sera umida di un temporale che
ora vi sta girando attorno e che illumina il portico come fosse giorno.
La
compagnia è piacevole, si ride si parla si riflette. Una bella serata, davvero.
Tante persone a mangiare una unica cottura di carne alla brace che non avevi
mai visto prima, quasi. Belle cose.
Alla
fine quando ormai la notte gira verso la mattina, crolli sul tavolo e sul tuo
bicchiere di vino mai vuoto. Appoggi la fronte sulle braccia incrociate, smosso
dall’affaticamento che non sopporti più, gli occhi sono sempre più pesanti, la
lingua sempre più grossa non servirebbe nemmeno per i baci, la mente è leggera
nei vapori dell’alcool e nel fumo della cottura che ancora senti addosso, le
parole non sono quelle che pensi, senti il sorriso ebete stampato in faccia,
capisci che non riusciresti più in niente.
Meglio
abbandonarsi a morfeo almeno per un po’. C’è chi ti segnala il divano all’interno,
dove le chiacchiere sono ovattate, dove trovi riparo e un piccolo nido
temporaneo.
Ti
sdrai abbracciando il tuo telo di Linus, e abbracciandoti per raccoglierti al
meglio.
Dormi,
dormi bene. Ormai sei su un altro pianeta, e tornerai solo quando sentirai che
il momento sia quello più naturale. Saluti e chiedi un ritorno per un rientro
solitario che ancora ti mette pensieri, anche se non sfiduciati. (Solo che ci
tieni che lei torni sana e salva, tutto qui).
Alla
fine parli, sveglio da poco, con chi avresti voluto ascoltare qualche ora prima
quando ancora avevi l’adrenalina nelle vene. Pazienza, ti fai bastare questo.
Poi
ti svegli del tutto quando ti dice “sei stato veramente importante per la
riuscita della serata”. Mentre non credi di avere fatto nulla di particolare, sei
stato solo te stesso nell’aiutare un amico e la sua amica nella realizzazione
di una serata che poi si è rivelata quasi memorabile.
Piuttosto
c’è da ringraziare anche le due cuoche che non sono state solo aiuto cuoche e
tutte quelle persone che si sono adoperate attorno alle tre griglie, prima
durante e dopo la cottura, compreso quel ragazzo che si è sentito Grisù e con
la bottiglia in mano girava a spegnere le fiamme sulle braci stillate dal
grasso della ciccia.
Alla
fine, quindi, tutto ha girato per il meglio. Almeno spero.
La
conclusione è stato il rientro dopo le due mezza della notte, e solo allora ti
sei ricordato che avevi una bici sul tettuccio dell’auto, bici che è stata
protagonista con te di un guado da altri tempi, ma è un’altra storia.
Grazie
dell’invito, e di avere accettato il mio.
Ciao Barbara ciao Fabio.
Alla prossima.
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