domenica 5 gennaio 2014

I voli di farfalle

Oggi sono passate già abbastanza ore per poter rileggere col giusto tono parole arrivate qualche giorno fa, e che erano rimaste lì, come mi capita ogni tanto, pronte per essere rilette in una condizione meno deprecabile.
Parla del prossimo anno, che è già cominciato, e di quelli a venire, e chissà di quanti altri tempi, attimi, momenti, ore, mesi, periodi, giorni.

Speriamo sia pieno di voli di farfalle, parole scritte, impronte a lasciare segni di passaggi sinceri, porte aperte sul mondo che aspetta e perché no petali di timidi fiori pronti ad accoglierti, per poter condividere gioie e dolori, rimpianti e rimorsi, musi e risate e tutto quello che l’amicizia mostrerà.


Ecco, questo lo proporrei a quel barista all’apparenza tanto scorbutico.

2 commenti:

  1. Sono belle parole che non dovrebbero essere scritte o dette o lette o ascoltate solo una volta all' anno come tutte quelle belle rime che hanno invaso i nostri mostri prima o dopo i brindisi. Speriamo non restino solo parole, anche se belle e forse anche sincere e sentite.

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  2. Certe parole vanno comunque lasciate andare, libere nell'aria, come i sogni che vengono da soli, che poi non si ricordano più.
    E come le farfalle che, trattenute fino a quel momento dal bruco, hanno trovato la loro libertà.
    Via, ognuna per la sua strada. E non solo in questi giorni.

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