Questo
25 aprile è diverso, non c'è minimo dubbio.
Le
robe per la testa sono tutte nuove, oppure sono solo rinnovate.
Cade
di sabato e forse aiuta la riflessione, che le tensioni della
settimana scemano nelle quasi routine del weekend.
Questo
25 è diverso dall'altro, quest'anno più che mai.
Lo
sento, e non so bene perché. O forse sì.
Sarà
che ci sono segnali in giro, sarà che non è mai un caso, sembra,
quello che accade.
Della
serie, ancora, il caso non esiste.
E
allora seguiamolo questo caso, come sempre, come spesso.
Qualche
giorno fa mi sono arrivati inaspettati due doni che sembrano piovuti
dal cielo.
E
infatti di cielo e di viaggi s'era pure parlato.
Fatto
sta che il dvd “La neve cade dai monti – Dai valori della
Resistenza alla Costituzione” , dalla quarta di copertina, dice che
“dalle testimonianze dirette di chi l'ha vissuta di persona la
ricostruzione cinematografica degli avvenimenti: un gruppo di giovani
attori incontrano partigiani e staffette e ascoltandone i racconti
vengono fagocitati dalle loro storie.” Il racconto, immagino solo
in quanto ancora non ho assistito al film, narra delle vicende di due
brigate, in pianura e in città, accomunate dagli intenti e da un
tragico episodio. E sempre in quarta di copertina si legge “...eppure
lo sconforto viene presto sostituito da una solidarietà e da una
fratellanza che li spingeranno a continuare la lotta anche a nome dei
compagni caduti.”
C'è
un perché, c'è sempre un perché...
Assieme
è arrivata pure un'altra spinta a fare, intendendo quel fare che ti
porta a spostarti da una posizione all'altra senza soluzione di
continuità.
Andando,
andando, coi tuoi passi, seguendo il vento ma anche no.
E
allora torna la voglia di andare con quei passi, sulla Via degli Dei.
E questo, molto, ha il suo perché.
Presto,
domani?, stanotte?, non so bene quando?, guarderò il dvd.
Presto,
credo, spero, utilizzerò quella mappa mai vista così dettagliata...
E
allora via, senza soluzione di continuità.